


INTERCOMPRENSIÓ

GLI ANFIBI
Gli anfibi sono stati i primi vertebrati a colonizzare l'ambiente terrestre (tetrapodi), e come tali hanno avuto in passato una notevole espansione e diversificazione. Rimangono però nella maggior parte dei casi ancora estremamente legati all'acqua. La cute è ricca di ghiandole ed altamente vascolarizzata. Sono presenti numerose ghiandole mucipare, a volte ghiandole velenifere spesso associate ad una colorazione vivace della cute. I polmoni non sono molto suddivisi all'interno, quindi lo scambio di gas non è molto efficiente, ed essi respirano quasi solo con la pelle che quindi viene inumidita grazie a delle ghiandole o con continue immersioni in acqua.
Negli anfibi a riproduzione acquatica, le uova sono prive di guscio e avvolte da un materiale gelatinoso, quindi devono essere deposte in acqua, le uova a contatto con l'acqua aumentano di volume. La fecondazione è esterna: il maschio sale sul dorso della femmina e feconda le uova man mano che questa le depone, negli organismi più evoluti la riproduzione può essere anche interna. Le uova fertilizzate si sviluppano in seguito in larve acquatiche chiamate girini, attrezzate di una coda ondulante per la locomozione, branchie esterne, un lungo apparato digerente e un picco corneo con cheratinizzazione variabile a seconda della dieta erbivora o carnivora del girino. La metamorfosi è graduale e comporta modificazioni nell'apparato digerente, la comparsa di zampe e polmoni, la scomparsa delle branchie. In alcuni urodeli si è persa, durante l'evoluzione, la metamorfosi. Le specie appartenenti agli anfibi sono tra le più minacciate.